CORTONA
“Sopra di un alto colle di Toscana, cinquanta miglia da Fiorenza lontana, fra Arezzo e Perugia, sorge altiera la non meno antica che nobile città di Cortona. Ha davanti una bella e spaziosa pianura, dall’uno e dall’altro lato vaghe colline e valli, e per di dietro alti si ma fruttiferi monti. La sua figura ha del quadro, è più lunga assai che larga, volta verso il mezzogiorno. Il suo distretto è fertile e molto abunda di tutto quello che al vitto umano è necessario. È Cortona sottoposta al segno Meridionale-Astrale-Antartico, femminino, mobile, acre, terreo, frigido e secco ed è signoreggiata da…”.
Così descrive Cortona una delle prime guide che si conoscano, quella composta da Giacomo Lauro e stampata a Roma nel 1639. La guida, per facilitare il turista di allora, è arricchita da una pianta della città vista a volo d’uccello delineata, come scritto in calce, da Piero Berrettini cortonese, il famoso Pietro da Cortona, ed anche per questo la guida si presenta prestigiosa. Dopo quasi quattro secoli, quella descrizione è ancora valida, Cortona, poco mutata nel suo tessuto urbano, è sempre lì, in quel quadro figurativo all’interno di un triangolo che ha per vertici tre tra le città dell’Italia centrale più ricche di storia ed opere d’arte, Arezzo, Siena e Perugia. Dista circa ottanta chilometri da Firenze, nell’orbita della quale ha gravitato per quasi cinque secoli dal 1411, dopo la perdita della sua indipendenza di libero Comune, al 1860.
Prima di accingersi a visitare la città (600 m l.m.), è opportuno che il turista conosca nelle sue linee essenziali la storia della medesima che ne caratterizza la sua cultura e l’arte di cui essa è ricca.
Eremo delle Celle
Francesco d’Assisi venne a Cortona nel 1211 e fondò questo eremo in un luogo ameno e silenzioso. Il toponimo “celle” si riferisce a piccole abitazioni di eremiti costruite nelle insenature della montagna circostante. Frate Elia restaurò l’eremo, dove si può ancora ammirare la cella di San Francesco, lasciata intatta dopo la sua morte, e la chiesetta dedicata a Sant’Antonio da Padova. Suggestiva è la cascata antistante il convento, oggi di proprietà dei frati cappuccini.
2 Melone I e II del Sodo
Queste due splendide tombe a tumulo etrusche si trovano ai piedi della collina di Cortona. Il Melone I, esplorato nel 1909, ha restituito uno splendido corredo funerario etrusco. Il Melone II, scoperto nel 1927, misura oltre 70 m di diametro e conserva splendidi elementi scultorei. Da ammirare è l’altare a terrazza decorato da scene di lotta tra umani e mostri fantastici, su cui probabilmente venivano compiuti sacrifici.
3 Museo Diocesano
Ha sede di fronte al Duomo e si articola in nove sale espositive, raccogliendo opere d’arte che vanno dal II sec. d.C. all’arte moderna provenienti delle chiese cittadine e qui collocate per ragioni di sicurezza. Tra le opere principali ricordiamo La croce dipinta di Pietro Lorenzetti, la Madonna col bambino di scuola senese e l’Annunciazione del Beato Angelico. Pregiatissimo è il parato da cerimonia pontificale di tredici pezzi appartenuto al cardinale Passerini.
4 Chiesa di San Niccolò
Eretta nel XV secolo, questa chiesa è legata a Bernardino da Siena che vi istituì nel 1440 la Compagnia di San Niccolò, il cui stendardo raffigurante un Compianto sul Cristo morto e una Madonna col bambino e i santi Pietro e Paolo, dipinto da Signorelli, è conservato sull’altare maggiore. La Chiesa è caratterizzata da un elegante portico in facciata e sul lato sinistro. L’interno fu completamente rimaneggiato nel Seicento e presenta oggi tre altari di gusto barocco.
5 Abbazia di Farneta
Situata a una decina di chilometri da Cortona, questa abbazia fu costruita dai monaci benedettini tra l’VIII e il IX secolo e raggiunse il suo massimo splendore tra il IX e il XIV secolo. Rimase di proprietà dei monaci fino al 1780, quando il granduca Leopoldo la fece cedere al clero. Interessante è la cripta, sostenuta da colonne e capitelli di epoca romana variamente scolpite e decorate, una delle quali è in granito rosso proveniente dall’Egitto.
6 Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio
Fu costruita nel XV secolo su interessamento del pittore Luca Signorelli, in stile rinascimentale a croce latina con un’elegante cupola. Era la chiesa della corporazione dei calzolari che avevano in quel luogo le vasche di calce per conciare le pelli. La Madonna protettrice della corporazione, dipinta sulla parete di una vasca, si trova ora nell’altare maggiore. Splendido è il rosone della facciata raffigurante la Madonna con Papa Leone X, l’imperatore Massimiliano I e il vescovo di Cortona Francesco Sederini.
7 Basilica di Santa Margherita
Fu costruita nel XIII secolo sui resti di una chiesa camaldolese dedicata a San Basilio in cui la santa visse e morì. I cortonesi decisero di erigere una basilica in suo onore e vi traslarono il corpo imbalsamato, oggi esposto in una teca dietro l’altare maggiore. È arricchita da opere e un mausoleo di marmo della scuola senese, da altari barocchi e da uno splendido rosone sulla facciata. Una grande cappella sulla navata sinistra ricorda i caduti in guerra cortonesi.
8 Chiesa di San Domenico
Costruita in stile gotico all’inizio del XV secolo subito fuori le mura nei pressi dell’antica porta Peccioverardi, oggi demolita, la chiesa di San Domenico era inserita nel contesto del convento dei domenicani, ora in gran parte distrutto. Nel convento soggiornarono Sant’Antonino vescovo di Firenze ed il Beato Angelico. La facciata è semplice ed armoniosa; nella lunetta del portale, un affresco. Sul lato destro le tracce di otto pilastri attestano l’esistenza di un portico.
9 Chiesa di San Michele Arcangelo a Metelliano
Fu costruita intorno al VII secolo dai Longobardi dopo la loro conquista del territorio. Data la venerazione che questo popolo aveva per l’arcangelo Michele, è a lui che la chiesa fu dedicata. Intorno all’anno mille venne ricostruita in stile preromanico-bizantino dall’architetto aretino Maginardo, che lasciò intatte le due absidi laterali. Le tre navate sono divise da grandi pilastri e colonne bizantine che sembrano anticipare lo stile gotico. Questa chiesa fu proclamata monumento nazionale nel 1907.
10 Chiesa di Santa Maria Nuova
Fu costruita nel XVI secolo su disegno del Cristofanello, modificato poi da Vasari. Questa bellissima chiesa a croce greca con tre facciate uguali è caratterizzata da un’elegante cupola in stile barocco e un bel rosone centrale. Internamente si innalzano quattro pilastri che danno alla costruzione un forte slancio verticale. I quattro bracci della croce greca sono coperti da magnifiche volte a botte. La chiesa conserva una natività e un’annunciazione di pittori minori.
Museo MAEC
Fu fondato nel 1727, quando alcuni membri dell’Accademia Etrusca donarono le loro collezioni per la creazione del museo nelle sale di Palazzo Casali. Restaurato nel 2005, è oggi un museo archeologico di moderna concezione, che affianca agli splendidi tesori etruschi e romani le sezioni riservate alla collezione egizia, alla storia medievale della città, alle grandi opere dell’arte e della pittura rinascimentale di grandi artisti cortonesi come Luca Signorelli e Gino Severini.
Chiesa di San Francesco
Fu costruita da Frate Elia nel 1247 su resti di antiche terme romane in onore di San Francesco, del quale sono qui conservate la tonaca, l’evangelario e il cuscino. Da ammirare il portale e i finestroni del lato sinistro, nonché un capolavoro di Pietro Berrettini, gli altari barocchi e il monumentale altare di marmo che custodisce resti della Santa Croce. Sono stati qui sepolti il pittore Luca Signorelli e Frate Elia, successore di San Francesco alla guida dell’Ordine.
Duomo – Cattedrale di Santa Maria Assunta
Il Duomo sorge sulle rovine di una pieve della prima epoca cristiana e di un tempio pagano. Eretto nel XV secolo, fu dichiarato cattedrale diocesana nel 1507. La pianta è divisa in tre navate suddivise da colonne con capitelli ispirati allo stile del Brunelleschi. È caratterizzato da pregevoli portali del Cristofanello e da opere di Pietro Berrettini e della scuola signorelliana. Al suo interno sono stati sepolti i tre fratelli Venuti, fondatori dell’Accademia Etrusca.
Palazzo Comunale
Fu costruito nel XII secolo sulle rovine del Foro della città romana, all’incrocio tra il Cardo e il Decumano. In origine formato da un unico salone, fu ingrandito successivamente nel Cinquecento e dotato di una torre campanaria e di un’imponente scala di accesso. Sul lato che si affaccia su Piazza Signorelli vi è una colonna portante il leone fiorentino, eretta nel 1508. Nella sala del Consiglio si può ammirare uno splendido camino in pietra serena opera del Cristofanello (XVI sec).
Fortezza di Girifalco
Nel 1556 il granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici fece costruire sulla parte più alta a nord-est della città di Cortona la Fortezza di Girifalco a scopo difensivo, anche se non si ricordano battaglie legate al suo nome. La costruzione è a forma trapezoidale con quattro grandi bastioni e fu eretta su resti di antiche fortificazioni etrusche, romane e medievali. Recentemente restaurata, è oggi sede di un centro di documentazione sulla civiltà contadina e di esposizioni